Secondo la rivista Rolling Stone il testo deriva da un'esperienza di Waters a cui, durante il tour del 1977 per pubblicizzare Animals, un dottore aveva dovuto iniettare un medicinale per l'epatite, prima di un concerto a Philadelphia. A proposito di quel tour Waters ha detto: « Quello è stato il tour più lungo della mia vita, tentare di fare uno show quando puoi a malapena sollevare le braccia » (Wikipedia)
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. ("Profiles of the Future", Arthur C. Clarke)
giovedì 24 marzo 2011
Pre-Assignment 2: Sottotitolando con dotSUB!
Buonasera a tutti! Questo è il mio primo esperimento con dotSUB, un sito internet che permette di inserire i sottotitoli in un video scelto da noi. E' necessario iscriversi (don't worry, è gratuito!), poi possiamo uploadare il video dal nostro pc o prenderlo direttamente dal web (utilizzando YouTube, ad esempio) inserendo l'URL. A questo punto basta cliccare su "Trascrivi" e iniziare a sottotitolare il nostro video, inserendo frase dopo frase nell'intervallo di tempo che vogliamo. Riguardo la scelta che ho fatto.. beh, i Pink Floyd per me sono semplicemente immensi e "Comfortably numb" è un capolavoro. Spero l'apprezzerete! Per selezionare la versione sottotitolata è necessario cliccare su "100% english" nel menù a tendina in basso a sinistra nel lettore. Magari più avanti metterò anche la traduzione in italiano! Buon ascolto :)
domenica 20 marzo 2011
Studiare mantiene giovane ippocampo e memoria
Buongiorno a tutti!
Consultando vari siti scientifici (trovate alcuni link sulla colonna di sinistra, vi consiglio di farci un salto!), mi sono imbattuta in questo articolo pubblicato da MolecularLab.it. L'ho trovato davvero interessante, in particolare per noi studenti che ci troviamo costantemente alle prese con l'apprendimento, lo studio e la memorizzazione (chi sta preparando o ha già dato l'esame di anatomia I mi capirà sicuramente!).
Consultando vari siti scientifici (trovate alcuni link sulla colonna di sinistra, vi consiglio di farci un salto!), mi sono imbattuta in questo articolo pubblicato da MolecularLab.it. L'ho trovato davvero interessante, in particolare per noi studenti che ci troviamo costantemente alle prese con l'apprendimento, lo studio e la memorizzazione (chi sta preparando o ha già dato l'esame di anatomia I mi capirà sicuramente!).
Studiare mantiene giovane ippocampo e memoria
Sono riusciti a determinare il luogo all'interno del cervello in cui una più ricca attività mentale avvia dei meccanismi protettivi nei confronti della neurodegenerazione
Lo si immaginava da tempo ma ora c'è un riscontro scientifico preciso: per tenere in forma e in salute la mente bisogna allenarla, soprattutto mirando a migliorare il proprio livello di istruzione e culturale. Una ricerca svolta presso l'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma ha infatti documentato l'effetto positivo dello studio sull'integrità del cervello, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, in particolare dell'ippocampo, con vantaggio della memoria. Al grado di istruzione scolastico vanno aggiunte le attività svolte durante l'arco della vita, come il tipo di occupazione lavorativa, l'impegno mentale quotidiano, le attività ricreative: l'insieme ha un effetto protettivo del nostro cervello. L'indagine sperimentale, tutta italiana, si è guadagnata la copertina dell'importante rivista internazionale sulle neuroimmagini "Human Brain Mapping" che ha pubblicato i risultati del lavoro. Un'accreditata teoria – quella della riserva neuronale - da tempo sostiene che un individuo maggiormente scolarizzato e con un più alto livello di istruzione, quindi più impegnato mentalmente, è in grado di creare una sorta di riserva cognitiva che protegge il cervello dai danni causati dai processi legati all'invecchiamento, come accade nella malattia di Alzheimer. In altri termini, l'allenamento allo studio e il livello culturale permetterebbero di accumulare un "patrimonio" mentale più ingente (sia da un punto di vista della struttura cerebrale che da quello dei contenuti) che poi viene eroso più lentamente dai fenomeni legati all'invecchiamento cerebrale fisiologico e patologico.
Tuttavia, la ricerca svolta in questo settore finora aveva sempre avuto il limite di fornire una misura piuttosto grezza di questa riserva di "giovinezza mentale", limitandosi solitamente a valutare l'intero volume cerebrale; inoltre, non era stata localizzata con precisione l'area in cui agisce il processo protettivo. Ora la ricerca della Fondazione Santa Lucia, utilizzando la tecnica di risonanza magnetica denominata Diffusion Tensor Imaging (DTI), ha finalmente contribuito a fare luce su questi punti ancora oscuri. Lo studio è stato condotto da Fabrizio Piras, psicologo e ricercatore, e coordinato da Gianfranco Spalletta e da Carlo Caltagirone che della Fondazione sono rispettivamente il Responsabile del Laboratorio di Neuropsichiatria e il Direttore Scientifico. Per l'indagine sono stati reclutati 150 soggetti sani di età compresa tra i 18 e i 65 anni ed è stato chiesto loro di eseguire un complesso ed innovativo esame con risonanza magnetica ad alto campo (3 Tesla) che permette la misurazione di fini variazioni strutturali dei tessuti cerebrali. Uno dei parametri che è stato possibile estrarre analizzando le immagini così ottenute è la mean diffusivity, una misura del movimento delle molecole d'acqua all'interno del cervello che può essere considerata un indice qualitativo della struttura cerebrale. Dai risultati è emersa una correlazione tra questo parametro e gli anni di istruzione scolastica. Le persone con un alto livello di studio hanno mostrano una maggiore compattezza strutturale nell'ippocampo. Tale area del cervello, situata nella parte mediale del lobo temporale, svolge un ruolo fondamentale nei processi di memoria a lungo termine ed è una delle prime strutture a degradarsi durante le fasi iniziali della malattia di Alzheimer. "Per la prima volta siamo riusciti a determinare il luogo all'interno del cervello in cui una più ricca attività mentale avvia dei meccanismi protettivi nei confronti della neurodegenerazione", spiega il dottor Gianfranco Spalletta. "Il nostro lavoro conferma in modo chiaro quello che nel mondo scientifico viene ripetuto da anni: studiare e stimolare la mente allena il cervello e lo mantiene giovane", sottolinea il dottor Fabrizio Piras. "Tutto ciò ci conforta – aggiunge il professor Carlo Caltagirone – perché ci permette di avere una posizione realisticamente meno nichilista e di non ritenere ineluttabile la decadenza cognitiva, anche nei confronti di eventi come l'invecchiamento del cervello e delle malattie neurodegenerative, compresa la demenza di Alzheimer. Come si è visto, allenare con lo studio il cervello e la mente gioca un ruolo non secondario nella capacità di resilienza all'invecchiamento naturale e alle patologie neurodegenerative."
Sono riusciti a determinare il luogo all'interno del cervello in cui una più ricca attività mentale avvia dei meccanismi protettivi nei confronti della neurodegenerazione
Lo si immaginava da tempo ma ora c'è un riscontro scientifico preciso: per tenere in forma e in salute la mente bisogna allenarla, soprattutto mirando a migliorare il proprio livello di istruzione e culturale. Una ricerca svolta presso l'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma ha infatti documentato l'effetto positivo dello studio sull'integrità del cervello, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, in particolare dell'ippocampo, con vantaggio della memoria. Al grado di istruzione scolastico vanno aggiunte le attività svolte durante l'arco della vita, come il tipo di occupazione lavorativa, l'impegno mentale quotidiano, le attività ricreative: l'insieme ha un effetto protettivo del nostro cervello. L'indagine sperimentale, tutta italiana, si è guadagnata la copertina dell'importante rivista internazionale sulle neuroimmagini "Human Brain Mapping" che ha pubblicato i risultati del lavoro. Un'accreditata teoria – quella della riserva neuronale - da tempo sostiene che un individuo maggiormente scolarizzato e con un più alto livello di istruzione, quindi più impegnato mentalmente, è in grado di creare una sorta di riserva cognitiva che protegge il cervello dai danni causati dai processi legati all'invecchiamento, come accade nella malattia di Alzheimer. In altri termini, l'allenamento allo studio e il livello culturale permetterebbero di accumulare un "patrimonio" mentale più ingente (sia da un punto di vista della struttura cerebrale che da quello dei contenuti) che poi viene eroso più lentamente dai fenomeni legati all'invecchiamento cerebrale fisiologico e patologico.
Tuttavia, la ricerca svolta in questo settore finora aveva sempre avuto il limite di fornire una misura piuttosto grezza di questa riserva di "giovinezza mentale", limitandosi solitamente a valutare l'intero volume cerebrale; inoltre, non era stata localizzata con precisione l'area in cui agisce il processo protettivo. Ora la ricerca della Fondazione Santa Lucia, utilizzando la tecnica di risonanza magnetica denominata Diffusion Tensor Imaging (DTI), ha finalmente contribuito a fare luce su questi punti ancora oscuri. Lo studio è stato condotto da Fabrizio Piras, psicologo e ricercatore, e coordinato da Gianfranco Spalletta e da Carlo Caltagirone che della Fondazione sono rispettivamente il Responsabile del Laboratorio di Neuropsichiatria e il Direttore Scientifico. Per l'indagine sono stati reclutati 150 soggetti sani di età compresa tra i 18 e i 65 anni ed è stato chiesto loro di eseguire un complesso ed innovativo esame con risonanza magnetica ad alto campo (3 Tesla) che permette la misurazione di fini variazioni strutturali dei tessuti cerebrali. Uno dei parametri che è stato possibile estrarre analizzando le immagini così ottenute è la mean diffusivity, una misura del movimento delle molecole d'acqua all'interno del cervello che può essere considerata un indice qualitativo della struttura cerebrale. Dai risultati è emersa una correlazione tra questo parametro e gli anni di istruzione scolastica. Le persone con un alto livello di studio hanno mostrano una maggiore compattezza strutturale nell'ippocampo. Tale area del cervello, situata nella parte mediale del lobo temporale, svolge un ruolo fondamentale nei processi di memoria a lungo termine ed è una delle prime strutture a degradarsi durante le fasi iniziali della malattia di Alzheimer. "Per la prima volta siamo riusciti a determinare il luogo all'interno del cervello in cui una più ricca attività mentale avvia dei meccanismi protettivi nei confronti della neurodegenerazione", spiega il dottor Gianfranco Spalletta. "Il nostro lavoro conferma in modo chiaro quello che nel mondo scientifico viene ripetuto da anni: studiare e stimolare la mente allena il cervello e lo mantiene giovane", sottolinea il dottor Fabrizio Piras. "Tutto ciò ci conforta – aggiunge il professor Carlo Caltagirone – perché ci permette di avere una posizione realisticamente meno nichilista e di non ritenere ineluttabile la decadenza cognitiva, anche nei confronti di eventi come l'invecchiamento del cervello e delle malattie neurodegenerative, compresa la demenza di Alzheimer. Come si è visto, allenare con lo studio il cervello e la mente gioca un ruolo non secondario nella capacità di resilienza all'invecchiamento naturale e alle patologie neurodegenerative."
Redazione MolecularLab.it (01/03/2011)
***
Che ne pensate? Io ho sempre avuto il sospetto (fondato) che la memoria debba essere allenata costantemente, e adesso ne ho la conferma sperimentale. Ma la notizia più sorprendente e confortante è che tutti i nostri sforzi intellettivi per seguire le lezioni, studiare, capire, imparare continuamente cose nuove, non solo ci arricchiscono mentalmente, ma ci rendono meno vulnerabili nei confronti delle malattie neurodegenerative. Detto questo: buono studio e buon allenamento mentale a tutti! :)
venerdì 18 marzo 2011
Assignment 1: Feed RSS, tutti a caccia!
Buon pomeriggio a tutti! In questo primo assignment proverò a spiegare cosa sono i feed RSS, a cosa servono e come utilizzarli.
Chi di voi non ha mai visto almeno una volta questo simbolino in qualche pagina web? Io, pur appartenendo al gruppo degli "smanettoni", ero a conoscenza di questi fantomatici feed ma non avevo mai realmente capito a cosa servissero (e non mi ero mai posta il problema fino a ieri!). In poche e semplici parole, i feed ci permettono di tenere sotto controllo i siti internet che ci interessano visualizzandone gli aggiornamenti, senza che ci sia bisogno di visitarli quotidianamente (spesso anche più volte al giorno, come il sito dell'università per noi poveri studenti di medicina!).
Proviamo a fare un esempio. Il prof ha pubblicato nel suo post varie pagine web di quotidiani, allora come primo tentativo ho deciso di usare come cavia il sito del Corriere della Sera.
1. Apriamo l'homepage del sito (potete cliccare sul link diretto che ho pubblicato sopra) e ci troviamo davanti a questa schermata:
Beh, il simbolino arancione dei feed salta subito all'occhio! E' proprio lì, in alto a destra accanto quello di Facebook (l'ho cerchiato di blu per renderlo più visibile, cliccate sull'immagine per zoomare!).
2) Cliccando sul simbolo, si apre un'altra pagina con un elenco di tutti i feed del Corriere. Sono tantissimi! Ovviamente ho scelto di iscrivermi al feed sulla salute, ma ce ne sono molti interessanti oltre ai soliti di cronache, politica, economia, ecc. In particolare a noi studenti di medicina potrebbe interessare la rubrica "L'esperto risponde", dateci un'occhiata!
3) Cliccando sul feed che più ci interessa, ci troviamo di fronte a una schermata in cui è possibile iscriversi (finalmente!) e ricevere tutti gli aggiornamenti.
Non è stato affatto difficile! Adesso che ho scoperto come fare, non mi ferma più nessuno!
Mi sono già iscritta ai feed di alcuni siti (ho messo il link diretto alla pagina dei feed):
La procedura è sempre la stessa per qualsiasi sito ci interessi seguire, basta solo trovare il simbolino dei feed.
Questo sistema è applicabile ovviamente anche ai blog che abbiamo creato. Per tenerci aggiornati sugli ultimi post o commenti degli amici, basta cercare nel loro blog "Iscriviti a" e cliccare su "Post" o "Tutti i commenti". Una volta aperto il menù a tendina, cliccare su "Atom" et voilà, il gioco è fatto.
Per inserire nel nostro blog il link dei feed RSS è necessario entrare nella sezione "design", cliccare su "aggiungi un gadget" nel punto del layout che ci è più congeniale (è lì che apparirà la nostra icona!), scorrere l'elenco dei gadget base finché non si trova quello dei feed chiamato "Link per l'iscrizione". A questo punto basta cliccare sul "+", "salva" e verrà aggiunto automaticamente alla nostra pagina.
Attenzione, non sempre è presente il simbolino arancione classico! A volte è necessario ricercare icone simili o il link dei feed, e può capitare che siano nascosti bene all'interno del sito. Spesso si trovano in alto a destra insieme a quelli di Facebook e Twitter, oppure in fondo alla pagina o in una colonna laterale. Aguzzate la vista!
Bene, non mi resta che augurarvi buona ricerca!
mercoledì 9 marzo 2011
Medicina, che passione!
Buonasera bloggers!
Dopo un intero pomeriggio di lavoro è giunta l'ora di inaugurare il mio spazio chiamato "Magic & Medicine". Già dal nome si capisce su quale argomento verterà principalmente: la medicina, che oltre ad essere la facoltà che frequento, è anche una delle mie più grandi passioni.
Perché ho scelto questo argomento? Non mi bastavano tutte le lezioni di anatomia e di istologia che dobbiamo seguire, quegli enormi tomi da studiare e tutti quegli esami da sostenere? C'era proprio bisogno di aprire anche un blog su questo argomento? Certo, avrei potuto parlare di altre cose che amo, come la musica, la lettura, i viaggi (magari lo farò anche per non risultare troppo tediosa), ma sfruttando questa opportunità offertaci dal corso di informatica vorrei provare a stimolare l'interesse e la curiosità di tutti noi (me compresa) nei confronti di questa meravigliosa scienza, che non è solo "libresca" (cit. Gulisano!) e mnemonica come la maggior parte di ciò che ci viene spiegato in classe, ma è un campo in continua evoluzione e che presenta ancora moltissimi orizzonti inesplorati.
Direi che per oggi vi ho annoiati abbasta, quindi.. ci vediamo al prossimo post! Grazie a chi mi sta già seguendo, e a tutti quelli che lo faranno!
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